23/05/2025
“Il Biometano è una via per la neutralità carbonica”
Maria Elena Gottarelli
Quella elettrica non è l’unica strada per chi vuole rispettare l’ambiente. C’è un mondo, quello del Gnl, che merita di essere esplorato.
Biometano e BioGnl: secondo i relatori che hanno animato il convegno di Federmetano nella terza giornata della fiera di Autopromotec a Bologna, è questa la strada per la sostenibilità e per la neutralità climatica.
Il biometano, infatti, è un carburante rinnovabile prodotto grazie al riutilizzo di scarti, residui e rifiuti. “È neutro in termini di emissioni di CO₂ - spiegano gli esperti di Federmetano al Futurmotive Auditorium presso il Centro servizi - e contribuisce in maniera significativa alla decarbonizzazione dei trasporti”. Si tratta, poi, di un biocarburante tradizionalmente Made in Italy, che può essere utilizzato in forma compressa e liquefatta senza alcuna modifica ai veicoli, che siano leggeri o pesanti, alimentato con metano fossile. Non è una chimera: le auto alimentate a benzina e a gasolio, al pari dei mezzi pesanti, possono essere “trasformate” mediante kit grazie al know-how di aziende che si occupano di componentistica e alla rete di officine storicamente attive in questo settore.
Un settore che in Cina è in rapidissima ascesa soprattutto nell’ambito della flotta dei camion a Gnl, quasi triplicata dal 2019 ad oggi. E le previsioni parlano chiaro: quest’anno si arriverà a un milione di mezzi. Le ragioni di questo boom sono diverse e riguardano la rigidità, in Cina, delle norme contro le emissioni di anidride carbonica, ma anche le politiche di supporto come sgravi economici per chi sceglie il Gnl. E poi, la competitività del combustibile per quanto riguarda i prezzi. È per tutte queste ragioni che a Pechino nei primi cinque mesi del 2024 le vendite sono salite del 127% su base annua. Al convegno era presente anche l’eurodeputato Stefano Cavedagna, che ha insistito sull’importanza di non considerare l’elettrico come unica via per la sostenibilità ambientale. “È una battaglia che sto portando avanti con determinazione anche a Bruxelles - ha affermato Cavedagna - servono ed esistono soluzioni alternative e il biometano è senza dubbio una di queste”.
Il biometano, infatti, è un carburante rinnovabile prodotto grazie al riutilizzo di scarti, residui e rifiuti. “È neutro in termini di emissioni di CO₂ - spiegano gli esperti di Federmetano al Futurmotive Auditorium presso il Centro servizi - e contribuisce in maniera significativa alla decarbonizzazione dei trasporti”. Si tratta, poi, di un biocarburante tradizionalmente Made in Italy, che può essere utilizzato in forma compressa e liquefatta senza alcuna modifica ai veicoli, che siano leggeri o pesanti, alimentato con metano fossile. Non è una chimera: le auto alimentate a benzina e a gasolio, al pari dei mezzi pesanti, possono essere “trasformate” mediante kit grazie al know-how di aziende che si occupano di componentistica e alla rete di officine storicamente attive in questo settore.
Un settore che in Cina è in rapidissima ascesa soprattutto nell’ambito della flotta dei camion a Gnl, quasi triplicata dal 2019 ad oggi. E le previsioni parlano chiaro: quest’anno si arriverà a un milione di mezzi. Le ragioni di questo boom sono diverse e riguardano la rigidità, in Cina, delle norme contro le emissioni di anidride carbonica, ma anche le politiche di supporto come sgravi economici per chi sceglie il Gnl. E poi, la competitività del combustibile per quanto riguarda i prezzi. È per tutte queste ragioni che a Pechino nei primi cinque mesi del 2024 le vendite sono salite del 127% su base annua. Al convegno era presente anche l’eurodeputato Stefano Cavedagna, che ha insistito sull’importanza di non considerare l’elettrico come unica via per la sostenibilità ambientale. “È una battaglia che sto portando avanti con determinazione anche a Bruxelles - ha affermato Cavedagna - servono ed esistono soluzioni alternative e il biometano è senza dubbio una di queste”.
