22/05/2025

Accesso ai dati: operatori a confronto per una prospettiva indipendente

Beppe Facchini

Velocità e accuratezza della diagnostica, libera concorrenza e libertà di scelta da parte del consumatore in materia di aftermarket, alcune dei principi riaffermati più volte nel corso del dibattito
 
Accesso ai dati generati da e per la mobilità veicolare: un tema cruciale per l’evoluzione del mercato e la competitività degli operatori indipendenti, al centro di un importante convegno ad Autopromotec, con numerosi addetti ai lavori a livello internazionale. Velocità e accuratezza della diagnostica, libera concorrenza e libertà di scelta da parte del consumatore in materia di aftermarket, alcune dei principi riaffermati più volte nel corso del dibattito, aperto da un videomessaggio dell’europarlamentare emiliano, nonché ex governatore regionale, Stefano Bonaccini, il quale ha ricordato l’impegno di Bruxelles per nuovi investimenti in tal senso e gli appuntamenti a livello comunitario, fra luglio e settembre, riguardo la conclusione di due importanti iter normativi per il settore.

“È stato fatto molto, ma non basta” si è detto dal palco, coi presenti concordi nell’affermare che, alla base della questione ormai da anni, c’è la mancanza di volontà da parte dei produttori alla condivisione di queste informazioni, essenziali anche sotto gli aspetti della sicurezza, oltre che della riparazione e della rigenerazione dei veicoli. Al centro del convegno, dunque, ci sono state le implicazioni tecnologiche, legali ed economiche del diritto ai dati Obd e Rmi, anche alla luce delle politiche europee e internazionali, dei nuovi modelli di business e dello stato di integrazione digitale nel settore.

Fra le testimonianze riportate, anche quella di Bill Hanvey, presidente di Auto Care, l’associazione che rappresenta l'intera filiera del settore aftermarket automobilistico negli Stati Uniti, e di Marcus Sacré ed Elisabeth Macher, dello studio legale internazionale Osborne Clarke. “Le leggi ci sono ma talvolta il problema è come vengono interpretate” hanno spiegato, ricordando i casi di alcune case automobilistiche straniere portate in tribunale, fino alla Corte di Giustizia Europea, proprio per la mancanza di collaborazione nella condivisione di informazioni. “I produttori sanno tutto ed hanno il monopolio di queste informazioni, dimenticandosi che ormai in Europa quasi l’80% delle officine siano proprio indipendenti” hanno inoltre ricordato altri ospiti illustri, come il presidente di EGEA (European Garage Equipment Association), Leon Andriessen e Alessandro Salimbeni, senior policy advisor di FIGIEFA, la Federazione Internazionale dei Distributori Automotive Aftermarket. Un altro aspetto importante legato all’accesso ai dati, infine, è anche quello che riguarda la creazione di nuovi posti di lavoro e del prezzo per il tanto atteso accesso ai dati che si punta a rendere accessibili anche ai riparatori più piccoli. “La nostra è un’iniziativa globale - ha detto Hanvey, prima della tavola rotonda con operatori e piattaforma per la condivisione di esperienze con la quale si è concluso in convegno -. Dobbiamo lavorare insieme e condividere più possibile le nostre best practices”.
 
 





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