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Luglio/Agosto 2019

Mobilità sostenibile: quali sfide per il futuro?

Francesca Del Bello

Siglato in Emilia Romagna il primo accordo di trasporto integrato pubblico-privato
Lunedì 17 giugno scorso, nell’ambito della 6° Conferenza europea sui Piani della mobilità sostenibile (Pums) svoltasi nella città olandese di Groningen, il direttore generale della Dg Move della Commissione europea ha presentato le nuove linee guida dei Pums per il territori dell’Unione. Il Piano urbano della mobilità sostenibile della Città Metropolitana di Bologna è stato inserito all’interno del documento come buona pratica a cui ispirarsi per la sua innovatività.

Una pianificazione strategica di lungo periodo, quella contenuta nel documento adottato dalla città metropolitana, che mira sviluppare una visione sistemica della mobilità, tenendone insieme le diverse componenti, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del cittadino attraverso l’aumento dell’accessibilità territoriale, il miglioramento della salubrità dell’aria e, di conseguenza, l’attuazione di misure per la tutela del clima. Caratteristica essenziale dei Piani urbani per la mobilità sostenibile sono le verifiche ed i monitoraggi periodici, che permettono di tenere costantemente sotto controllo la linea di avanzamento del Piano in tutte le sue articolate diramazioni. La programmazione flessibile e a lungo termine del progetto permette inoltre di integrarlo con altre azioni e misure, purché coerenti con i suoi principi base. Proprio nell’ambito di un’implementazione operativa del PUMS di Bologna è stato presentato il primo progetto in Italia di trasporto locale integrato pubblico-privato. A partire proprio dal 17 giugno, infatti, sono state messe a disposizione di tutta la popolazione due nuove linee di trasporto pubblico locale, interamente finanziate da Philip Morris manufacturing & technology Bologna (PM MTB).

Il nuovo servizio è frutto di una partnership fra l’azienda statunitense, che nel 2016 ha aperto un nuovo stabilimento produttivo a Crespellano (Bologna), la Città metropolitana di Bologna, la regione Emilia-Romagna, la società Trasporti Passeggeri Emilia-Romagna (Tper) e Trenitalia e prevede un collegamento su gomma fra le stazioni ferroviarie di Anzola dell’Emilia e Crespellano/Via Lunga, raggiungibili attraverso i mezzi di Tper e Trenitalia, e l’area industriale della Valsamoggia, che, oltre allo stabilimento del gruppo Philip Morris, ospita diverse importanti realtà industriali. Un servizio che, come detto, andrà a vantaggio non solo dei dipendenti PM MTB, ma che potrà essere utilizzato da tutta la popolazione, e che, secondo le stime, potrà servire un bacino di oltre 2.000 persone.
Positivo il commento di Raffaele Donini, assessore ai Trasporti e Infrastrutture della regione Emilia-Romagna che, sottolineando il costante impegno profuso dalla Regione verso la mobilità sostenibile, esprime grande soddisfazione nei confronti di un servizio che non ha precedenti sul territorio: l’intesa, ha commentato l’Assessore, “rappresenta il primo accordo di mobility management aziendale in regione che interessa un’azienda di grandi dimensioni e che sono certo aprirà la strada a numerose altre esperienze con altre realtà del territorio.”
 



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