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Giugno 2023

Guida autonoma, auto sempre più intelligenti ma attenzione ai rischi

Simonluca Pini - Contributing Editor Sole 24 Ore

Sensori sporchi, malfunzionamenti e diminuzione della concentrazione possono mettere in pericolo guidatore e passeggeri.
Sempre più spesso si legge di auto a guida autonoma, definizione utilizzata nella maggior parte delle volte in modo errato ma in grado di creare, agli occhi dell’automobilista, scenari futuristici dove si potrà guardare un film o leggere un libro mentre si percorre il tragitto casa-lavoro. Se viaggiare su un mezzo realmente autonomo sarebbe apprezzato da milioni di automobilisti, la realtà è molto diversa ed è importante conoscere la tabella SAE – in fondo a questo articolo – per avere una visione realistica di quello che il mercato offre. Realizzata dalla Society of Automotive Engineers, un’associazione con oltre 100 mila ingegneri impegnati nel settore dei trasporti, divide in cinque livelli di automazione i sistemi presenti su una vettura e fornisce una scala per identificare l’attuale situazione del mercato e cosa ci dovremmo aspettare nei prossimi anni. 
Oltre a conoscere la tecnologia, è importante anche valutare i diversi rischi legati all’utilizzo di vetture dotate di sistemi di ausilio alla guida, nonostante negli ultimi anni i costruttori abbiamo fatto passi da gigante in materia.   
 
Guida autonoma, attenzione alle distrazioni e allo sporco  
 
“Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. L’antico proverbio è utile per riassumere l’approccio da tenere con le attuali tecnologie di guida autonoma montate sulle auto in commercio. Il motivo? Perché ad oggi non esiste tecnologia in grado di sostituirsi completamente all’uomo, soprattutto nei casi di emergenza. A questo si aggiunge il divieto di guidare senza mani e distraendosi dalla guida, cosa che spesso invece accade guardando video di automobilisti su auto dotate di sistemi di guida avanzata. Un altro aspetto arriva dalla manutenzione della vettura. Infatti, la tecnologia di guida autonoma è fortemente dipendente dai sensori per raccogliere dati che aiutano la navigazione in sicurezza di un veicolo. Ma cosa succede se un sensore presenta graffi sulle lenti che ne ostacolano le prestazioni? I ricercatori del Korea Research Institute of Chemical Technology hanno ideato un rivoluzionario materiale per lenti "auto-guarenti" che può aiutare ad evitare i problemi di sicurezza delle auto a guida autonoma causati da questa situazione. Secondo i ricercatori coreani si sono verificati ripetutamente incidenti stradali causati dal riconoscimento e dai malfunzionamenti dei sistemi di visione come i sensori LiDAR e di immagine delle auto a guida autonoma". Molte delle apparecchiature ottiche comuni come fotocamere, videocamere e telefoni cellulari impiegano lenti come strumento per catturare o distribuire la luce. Secondo il team se un graffio danneggia la superficie dell'obiettivo, l'immagine o il segnale ottico ricevuti dal dispositivo ottico può essere gravemente distorto. La tecnologia sviluppata aiuta a risolvere i problemi relativi alla distorsione del segnale ripristinando i graffi sulla superficie del sensore. Lo speciale materiale trasparente per lenti, quando la luce solare concentrata viene irradiata con uno strumento semplice come ad esempio una lente d'ingrandimento, ha la capacità di cancellare i graffi sulla superficie del sensore entro 60 secondi aiutando ad aumentare l'aspettativa di vita del prodotto, prevenendo malfunzionamenti dovuti a danni sulla sua superficie. 
 
Tabella SAE, i livelli di guida autonoma  






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