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Gennaio 2017

Mercato auto, i produttori europei prediligono le basse cilindrate

di Dino Collazzo

Consumi contenuti e minori emissioni in atmosfera grazie a veicoli con potenza ridotta. Con l’inizio della ripresa economica cala la cilindrata media delle auto in Europa con effetti positivi anche sulla qualità dell’aria. Ecco i paesi dove si consuma meno e si respira meglio
 
Auto con cilindrate più bassa, consumi contenuti e una minore emissione di Co2 in atmosfera. Il mercato dell’automobile chiude il 2016 con 1 milione e 824 mila immatricolazioni e segna il passo verso una mobilità più sostenibile in termini ambientali. Sempre in tema di ambiente, la Commissione Europea ha approvato da poco diverse misure più stringenti sui test d’omologazione, si tratta del pacchetto “Red3” in cui è prevista l’estensione delle prove di consumo ed emissioni, da effettuarsi su strada e non più sui banchi, anche alla rilevazione delle emissioni di particelle. La road map prevede che queste regole saranno obbligatorie a partire da settembre 2017 per i nuovi tipi di veicoli mentre da settembre 2018 dovranno essere applicate anche a tutti i nuovi mezzi. In attesa di vederne gli effetti, qualcosa sembra muoversi almeno a livello di auto immatricolate negli ultimi anni. Infatti, stando ai dati Acea (European automobile manufacturers’ association) nel vecchio continente la cilindrata media dei motori di nuova immatricolazione si è ridotta drasticamente. Dal 2007 al 2015 nella Ue si è avuto un calo del 7,8%. In Italia si è passati da 1.558 cc a 1.476 cc (-5,3%). Meglio di noi, se si guarda agli altri grandi Paesi europei, hanno fatto Spagna (-12,2%), Francia (-11%), Germania (-8%) e Regno Unito (-7,6%). Produrre vettura a bassa cilindrata ha ricadute positive anche in termini d’impatto ambientale perché porta a una riduzione dei consumi di carburante e a minori emissioni sia di Co2 che di tutte le sostanze inquinanti prodotte durante la combustione e rilasciate nell’atmosfera. In base all’ultimo rapporto pubblicato dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) si nota una riduzione di emissioni che ha interessato tutti i paesi europei. Le auto vendute nel 2015, riporta l’Eea, si sono attestate su un livello medio di emissioni pari a 119,5 grammi di CO2/km, segnando così un -27% rispetto al 2004 e rientrando ampiamente nell’obiettivo dei 130 grammi fissato da Bruxelles per lo scorso anno. Nello specifico gli Stati con i numeri più alti d’immatricolazioni di auto – Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito – sono quelli che hanno contribuito maggiormente alla riduzione in termini assoluti delle emissioni di Co2.






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