
21/05/2025
Nuovi test e controlli più frequenti: le revisioni potrebbero presto cambiare
Nicoletta Ferrini
Lo scorso 24 Aprile la Commissione Europea ha presentato una proposta di legge che potrebbe introdurre nuove regole e procedere nel sistema delle revisioni.
Revisione ogni anno per tutti i veicoli, automobili ma anche furgoni, con più di dieci anni di età, ma anche nuove procedure di test che considerino l’attuale composizione del mercato con sempre più veicoli a propulsione elettrica e spesso dotati di dispositivi avanzati e interconnessi: sono questi in sintesi gli interventi più significativi proposti dalla Commissione Europea per aggiornare la normativa che regola il sistema delle revisioni in Europa. Se n’è parlato alla 30esima edizione di Autopromotec – fiera biennale dedicata all’aftermarket automotive (Bologna, 21-24 Maggio 2025) durante il convegno “Il futuro delle revisioni in Europa”.
A pochi giorni dalla sua presentazione, lo scorso 24 Aprile, la misura suggerita dalla Commissione Europe non ha mancato di suscitare oltre all’interesse, anche qualche perplessità in merito agli impatti sull’attività di centri di revisione, probabilmente costretti a investimenti in nuove attrezzature e sicuramente interessati da un incremento di traffico in officina. Tempi e costi per la revisione aumenterebbero anche per tanti automobilisti. Basti pensare che in Italia l’età media delle auto in Italia nel 2024 era di quasi 13 anni (dato UNRAE).
Ma la normativa, come detto, interverrebbe anche adeguando le procedure di test. Nel suo intervento ad Autopromotec, Pete Bradley di ASA ha evidenziato l’opportunità di un aggiornamento dell’attuale normativa datata 2014 e dell’inclusione in questo sento di procedure di test in linea con l’evoluzione dello scenario mercato. In questo senso, Emiliano Pasin di AICA ha indicato l’opportunità di dare attenzione ai sistemi elettronici di sicurezza ADAS. La proposta di legge mette inoltre in primo piano l’analisi delle emissioni, come evidenziato da Lauretta Rubino di Vert, e il controllo delle sospensioni che, secondo Jordi Brunet di AFIBA, era trascurato nell’attuale normativa in vigore. Frank Beaujeaun di ASA ha infine illustrato i vantaggi e le opportunità di un procedimento di controllo digitalizzato e interconnesso: procedure semplificate, maggiore interoperabilità, una migliore governance e una più consistente tutela dalla contraffazione dei dati del veicolo.
A pochi giorni dalla sua presentazione, lo scorso 24 Aprile, la misura suggerita dalla Commissione Europe non ha mancato di suscitare oltre all’interesse, anche qualche perplessità in merito agli impatti sull’attività di centri di revisione, probabilmente costretti a investimenti in nuove attrezzature e sicuramente interessati da un incremento di traffico in officina. Tempi e costi per la revisione aumenterebbero anche per tanti automobilisti. Basti pensare che in Italia l’età media delle auto in Italia nel 2024 era di quasi 13 anni (dato UNRAE).
Ma la normativa, come detto, interverrebbe anche adeguando le procedure di test. Nel suo intervento ad Autopromotec, Pete Bradley di ASA ha evidenziato l’opportunità di un aggiornamento dell’attuale normativa datata 2014 e dell’inclusione in questo sento di procedure di test in linea con l’evoluzione dello scenario mercato. In questo senso, Emiliano Pasin di AICA ha indicato l’opportunità di dare attenzione ai sistemi elettronici di sicurezza ADAS. La proposta di legge mette inoltre in primo piano l’analisi delle emissioni, come evidenziato da Lauretta Rubino di Vert, e il controllo delle sospensioni che, secondo Jordi Brunet di AFIBA, era trascurato nell’attuale normativa in vigore. Frank Beaujeaun di ASA ha infine illustrato i vantaggi e le opportunità di un procedimento di controllo digitalizzato e interconnesso: procedure semplificate, maggiore interoperabilità, una migliore governance e una più consistente tutela dalla contraffazione dei dati del veicolo.