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Gennaio/Febbraio 2022

Quali sono le reali richieste degli automobilisti: auto privata e concessionarie fisiche

Simonluca Pini Contributing Editor Sole 24 Ore

L’auto in condivisione piace sempre meno, come l’acquisto di una vettura tramite lo schermo di un computer
Utilizzare l’auto in condivisione, comprare le vetture online e aggiungere accessori successivamente all’acquisto. Queste tre possibilità sembrano ormai un dato di fatto per il settore automotive, dove sempre più spesso l’uso esclusivo della vettura sembra una modalità non più apprezzata, dove le concessionarie fisiche verranno presto sostituite dagli store online e dove la spesa per gli accessori legati alla sicurezza può raggiungere cifre significative. La realtà invece pare ben diversa, come riportato dal Global Automotive Consumer Study 2022 di Deloitte.

Dalla tredicesima edizione dello studio condotto da Deloitte sulle più importanti novità del settore automotive, che si basa su un’indagine condotta su oltre 26.000 consumatori in 25 Paesi, l’auto privata rimane la scelta preferita dagli utilizzatori. A questo si aggiunge, sul fronte delle nuove preferenze di acquisto e di mobilità, come la maggior parte degli intervistati confermi una profonda preferenza per i canali tradizionali rappresentati dalle concessionarie e il contatto diretto con il personale di vendita. L’83% dei consumatori italiani, infatti, si rivolge ai tradizionali autosaloni piuttosto che servirsi dei canali online per l’acquisto della vettura.

Adas, 450 euro è la spesa massima
Un altro dato interessante riportato nello studio condotto da Deloitte è relativo alla spesa legata agli accessori.  Secondo il Global Automotive Consumer Study, il 69% degli italiani non è disposto a pagare più di 450 euro per acquistare tecnologie avanzate per la sicurezza (Adas). La percentuale italiana, aumentata di sette punti rispetto al 2021, si avvicina al dato tedesco; in Germania il 70% degli intervistati si è dichiarato non interessato ad acquistare optional che spesso vengono forniti anche tramite aggiornamenti over-the-air. La volontà di non pagare un sovraprezzo per gli Adas raggiunge il 66% in Giappone, il 58% in Corea del Sud e il 56% negli Stati Uniti. Situazione diversa in Cina, dove solamente il 31% non è disposto ad un sovraprezzo per ampliare la lista di accessori dedicati alla sicurezza.

L’auto privata resta la soluzione preferita
La pandemia ha dimostrato per l’ennesima volta come l’automobile privata sia difficilmente sostituibile in determinate situazioni. Per un’ampia quota di automobilisti non ci sono soluzioni alternative alla propria auto, a causa di una reale mancanza sul fronte del trasporto pubblico, il Covid-19 ha aumentato anche l’attenzione alla sicurezza in ambienti chiusi. Tornando allo studio condotto da Deloitte, soprattutto nei paesi occidentali l’auto privata resta la preferita dai consumatori. Nello specifico viene preferita ai mezzi pubblici nel 76% negli Stati Uniti, al 70% in Italia e al 67% in Germania, al 60% in Cina e al 54% in Giappone.  

Le concessionarie battono l’online
Passando alle concessionarie versus gli store online, i punti vendita fisici continuano ad essere i più apprezzati grazie alla possibilità di interazione diretta con i venditori. L’Italia resta tra le nazioni “amanti” delle concessionarie, con l’83% (contro il 78% del 2021) che preferisce toccare con mano il prodotto e avere davanti un venditore in carne e ossa. Scorrendo la classifica troviamo la Germania al 78%, gli Stati Uniti al 75%, il Giappone al 74% e la Cina al 72%.





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