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Settembre 2021

Boom dei servizi di sanificazione auto nel 2020

Osservatorio Autopromotec

In aumento i prodotti che hanno il compito di mantenere pulita l’aerazione dell’abitacolo, calano invece i servizi relativi a un utilizzo prolungato del veicolo
Nel 2020 in Italia i prodotti e i servizi aftermarket più acquistati in ambito automobilistico sono stati quelli necessari alla sanificazione dell’abitacolo dei veicoli. Infatti, le operazioni che riguardano la sostituzione del filtro abitacolo e la pulizia degli impianti di aerazione hanno fatto registrare rispettivamente aumenti del 36% e del 23% rispetto al 2019, più di ogni altro prodotto o servizio d’officina. In aumento anche l’acquisto di pneumatici quattro stagioni (+29%) e dei servizi di manutenzione relativi a candele (+14%), rabbocco olio (+12%) e batterie (+7%). È diminuito invece del 27% l’acquisto di pneumatici invernali e di quei prodotti o servizi relativi a un utilizzo prolungato del veicolo, come ad esempio i filtri diesel (-25%), i dischi freno (-24%), le pastiglie freno (-16%), le candelette (-13%), il cambio dell’olio (-11%) e del relativo filtro (-12%), la cinghia di distribuzione (-6%) e la pompa dell’acqua (-6%).

Questi dati, di fonte GiPA, sono resi noti dall’Osservatorio Autopromotec. Un aspetto di particolare importanza che emerge dai dati citati, dunque, è l’incremento della domanda dei prodotti e servizi relativi all’igiene dell’abitacolo dei veicoli. Del resto, la pandemia da Covid-19 ha modificato drasticamente le abitudini delle persone. L’attenzione nei confronti dell’igiene quotidiana e della qualità dell’aria che respiriamo sono diventati fattori importanti per prevenire situazioni a rischio di contagio. Di conseguenza, a fronte di una maggiore sensibilità nei confronti dell’igiene, le officine e gli autolavaggi hanno visto crescere notevolmente il business per ciò che riguarda le operazioni di sanificazione. Per contro, vi è stata una forte riduzione del business dei ricambi auto relativi a un utilizzo prolungato del veicolo. La riduzione è dovuta al fatto che nel 2020, a causa dei vari Dpcm che hanno limitato gli spostamenti, la percorrenza media delle auto si è ridotta notevolmente. Parimenti, anche il calo delle vendite di pneumatici invernali si spiega con il fatto che lo scorso inverno ci si è spostati poco per via delle restrizioni alla circolazione. “Una lunga permanenza dei veicoli fermi – precisano dall’Osservatorio Autorpomotec – può portare a conseguenze negative per i veicoli come il danneggiamento della batteria o dei pneumatici o, ancora, può causare il mancato avvio del motore. È importante eseguire una corretta e regolare manutenzione presso operatori specializzati e qualificati così da avere il veicolo in efficienza e pronto in caso di eventuali emergenze”





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