22/05/2025

Smartphone a quattro ruote: la cybersicurezza e le minacce hacker all’International Aftermarket Meeting

Michele Maestroni

All’Auditorium Futurmotive i massimi esperti internazionali e le big del settore, per approfondire a 360 gradi un tema che sta già cambiando il paradigma della filiera.
Non solo pc e smartphone. Anche le auto sono colpite da attacchi hacker e minacce informatiche. E con un parco veicoli sempre più smart la cybersicurezza è una priorità che non è più rimandabile. A tratteggiare lo stato dell’arte, gli strumenti e la regolamentazione è stato l’International Aftermarket Meeting organizzato nella giornata del 22 maggio presso l’Auditorium Futurmotive. Introdotto da Andrea Debernardis dell'Associazione nazionale filiera industria automobilistica (ANFIA) e da Emanuele Vicentini di Autopromotec, l’evento ha ospitato i maggiori esperti internazionali su un tema che sta cambiando il paradigma del settore.

I veicoli software, infatti, sono ormai una realtà sulle strade di tutto il mondo. Una diffusione in crescita a cui però il mercato dell’aftermarket è chiamato a fornire assistenza e manutenzione. Soprattutto perché le cyber minacce non si limitano all’utilizzo del veicolo ma possono coinvolgere anche gli altri sistemi, dai dati personali ai pagamenti elettronici: “Le auto sono sempre di più telefoni con le ruote – ha spiegato Gianfranco Burzio, consulente per la sicurezza e la protezione di Drivesec –. L’attacco arriva dall’estero e non solo attraverso le reti telematiche: l’hacker può agire, per esempio, anche attraverso la colonnina di ricarica elettrica, introdursi nel software di pagamento e rubare denaro”.

Lo scenario coinvolge anche Bruxelles. La Commissione Europea, infatti, è al lavoro su una legge che permetta di bilanciare la protezione informatica adottata dalle case produttrici con l’esigenza dei riparatori indipendenti di accedere ai sistemi dei veicoli per effettuare le operazioni. Le ripercussioni delle regole è stato al centro del dibattito della tavola rotonda che ha portato sul palco Kim Borsting di Hella Gutmann; Massimiliano Oliveri Del Castillo di Robert Bosch; Kris van der Plas di LKQ Europa; Alexander Matthey di Parloa e Nicola Morzenti di Roland Berger.

Prezioso l’intervento di Martin Frommer di S&P Global Mobility, che ha anticipato le prospettive del mercato nei prossimi dieci anni: “In Europa ci aspettiamo una crescita, non importante come quella per esempio in Cina, ma sarà costante – ha sottolineato –. Questo sarà un’opportunità per il mercato dei ricambi, perché le stime dicono che aumenterà anche il numero di veicoli più vecchi. Per esempio in Europa occidentale passeranno dal 3% di oggi al 10%, mentre in Europa orientale questo è già realtà”. Secondo il manager, entro il 2034 il numero di veicoli su strada sfiorerà i due miliardi e i big data diventeranno parte sempre più integrande della filiera.
 
 





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