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Luglio/Agosto 2019

Autopromotec, mezzo secolo d’innovazione

Emiliano Costa

Dalla fiera Sarp-Siac alla biennale internazionale dell'aftermarket 2019: in crescita continua. Infografica con i numeri dell'ultima edizione
Nel 1973 le novità del settore aftermarket automotive in Italia erano di casa nella fiera Sarp-Siac. Oggi a quasi cinquant’anni di distanza le innovazioni tecnologiche legate ai mega trend della mobilità – Ai, Iot e Big data – sono in Autopromotec. La storia della rassegna internazionale del mondo del post-vendita automotive attraversa quasi mezzo secolo e in tutto questo tempo di cambiamenti se ne sono visti tanti: a partire dalla nascita della manifestazione stessa. L’idea di una fiera di settore è nata nel 1965 quando Luigi Degli Esposti, segretario dell’Airp (Associazione italiana ricostruttori pneumatici) decise di inaugurare a Roma il Sarp (Salone attrezzature ricostruzione pneumatici), con l’obiettivo di dare visibilità allo sviluppo tecnologico del mondo della ricostruzione. Due anni dopo il salone trasloca a Bologna e accresce la sua vocazione internazionale. Ma la svolta per l’antenata di Autopromotec arriva nel 1973. Onelio Picchioni e Giorgio Cometti, co-fondatori di Aica (Associazione italiana costruttori autoattrezzature) affiancano a Sarp il Siac (Salone internazionale attrezzature, autofficine e carrozzerie) dando così vita a un’unica fiera dedicata al mondo dell’aftermarket automotive: l’intento è mettere in connessione tra loro le aziende della filiera con il maggior numero di buyer sia italiani che esteri. Bisognerà però aspettare ancora qualche anno e un “nuovo mondo” per veder cambiare il nome della manifestazione. Nel 1991 infatti gli organizzatori mandano in soffitta la dicitura Sarp-Siac e nasce Autopromotec. Di tempo dalla sua prima inaugurazione n’è trascorso parecchio e la più specializzata rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico rappresenta oggi una sorta di selezione di fiere specializzate dove, grazie al focus hall-by-hall del salone, i visitatori possono pianificare percorsi merceologici personalizzati a seconda degli interessi professionali. La fiera in tutto questo tempo ha tenuto il passo con la crescita tecnologica e professionale del settore automotive, diventando un riferimento tra domanda e offerta, come luogo dove si possono cogliere opportunità di business e creare networking, a livello globale. E i dati dell'ultima edizione lo dimostrano.
 

I numeri di Autopromotec 2019

I dati della 28a edizione indicano come Autopromotec sia sempre di più un punto di riferimento per il settore della manutenzione veicoli a livello mondiale. Sono state infatti 1.676 le aziende che hanno scelto la manifestazione come vetrina per presentare – spesso in anteprima – i propri prodotti e servizi, con un aumento del 4,4% del numero di aziende partecipanti rispetto all’edizione precedente, nel 2017. Di queste, la quota di aziende estere è stata pari al 43%, per un totale di 53 paesi rappresentati. La manifestazione, articolata su 17 padiglioni e 5 aree esterne, per una superficie espositiva totale di 162.000m2, ha attratto 119.108 operatori professionali, con un aumento del 4,85% rispetto al 2017, che hanno avuto l’opportunità di incontrare aziende specialiste di tutti i sotto-settori del mercato aftermarket. Autopromotec dimostra la propria valenza sempre più internazionale con una quota di operatori professionali esteri pari al 18% e con la presenza di più di 100 delegati provenienti da 32 paesi. Proprio i buyer e gli operatori istituzionali sono stati protagonisti di 629 incontri B2B con gli espositori italiani, organizzati nell’ambito del piano per la promozione internazionale di Autopromotec e di tutta la filiera dell’aftermarket automotive, frutto della collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane). Gli eventi e le iniziative organizzate durante i 5 giorni della manifestazione hanno generato un forte interesse sia per la stampa di settore che per quella generalista. Nel complesso quest’anno si sono avute 752 riprese stampa tra articoli, italiani ed esteri, pubblicati su quotidiani, riviste e siti web. La copertura da parte di tv e radio, sia specializzate che generaliste, ha prodotto 20 servizi andati in onda su emittenti italiane. Forte incremento registrato anche in termini di attività digital: il sito di Autopromotec, nei primi 5 mesi del 2019, ha raggiunto quota 234.868 visitatori unici (+28,3% rispetto allo stesso periodo del 2017), per un totale di 2.476.314 pagine visualizzate (+25% rispetto allo stesso periodo del 2017). Notevole anche il numero di utenti che hanno seguito live l’edizione 2019 di Autopromotec, interagendo attivamente sui profili social. Il traffico maggiore è transitato tramite la pagina Facebook che ha raggiunto quota 9.781 like. I contenuti condivisi dai 10.610 follower sono stati i video, che sono stati il tipo di contenuto più apprezzato, seguiti da foto storiche e da foto live scattate nei padiglioni e agli eventi tenutisi nei giorni della fiera. Questo tipo di contenuto condiviso in diretta durante Autopromotec 2019 ha avuto un riscontro positivo anche su Instagram, piattaforma che ha visto una crescita esponenziale nel mese di maggio, soprattutto per la fascia di pubblico di età compresa tra i 25 e i 44 anni. Di tutt’altro aspetto le condivisioni e le discussioni transitate tramite Twitter e Linkedin. Nel primo caso i tweet dei 1.768 follower hanno riguardato la condivisione di notizie e informazioni utili agli espositori e visitatori. Per quel che riguarda Linkedin invece le discussioni generatesi hanno avuto a oggetto temi legati al settore automotive, information technology e meccanica.
 





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