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Luglio 2017

EuroNCAP, 20 anni di automobili più sicure

Di Paolo Ferrini

78.000 vita salvate, 1.800 veicoli testati, 630 valutazioni di sicurezza, 160 milioni di euro investiti. Risultato: automobili mai così sicure,
Dal prossimo anno test anche per l’impatto sui ciclisti.
EuroNCAP, il progetto internazionale di valutazione degli standard di sicurezza delle auto nuove, del quale è partner l’Automobile Club d’Italia, ha compiuto quest’anno 20 anni di attività. Era infatti il 4 Febbraio 1997 quando, in Europa, la sicurezza delle automobili è diventata ufficialmente un argomento centrale. Prima di quel giorno infatti le Case automobilistiche erano tenute a rispettare i requisiti minimi previsti dalla legge, ma i risultati dei crash-test condotti internamente sui nuovi modelli da lanciare sul mercato non erano resi pubblici. Poi è arrivato 'EuroNCAP  (European New Car Assessment Programme ovvero Programma Europeo di Valutazione delle Nuove Automobili) un organismo indipendente che ha iniziato a testare le auto secondo determinati parametri di sicurezza e ha innalzato gli standard di sicurezza, dimostrando a tutti quali sono gli effetti di un impatto su un determinato modello e costringendo così i costruttori a migliorare le dotazioni per l'incolumità dei passeggeri.
«I primi test evidenziarono carenze nella sicurezza delle autovetture più diffuse» ricorda Michiel Van Ratingen, segretario generale di EuroNCAP «che costrinsero le Case a ripensare il modo in cui i veicoli venivano progettati in modo da prevenire gli incidenti e salvare vite umane». Da quel momento le stelle assegnate dall’ente sono diventate il parametro in più sul quale i consumatori possono orientarsi nella scelta di un modello rispetto a un altro. Ed il punteggio massimo - ovvero ambite 5 stelle – rappresenta oggi un sorta di  marchio di garanzia utilizzato proprio dalle Case automobilistiche per valorizzare i loro prodotti.
I 20 anni di attività di EuroNCAP rappresentano oggi una spinta innovativa verso tecnologie sempre più orientate alla sicurezza stradale ed almeno 78.000 vite salvate dai dispositivi di sicurezza via via messi a punto, testati e installati sulle vetture. «Alcune tecnologie per la sicurezza, che non esistevano o costituivano al più dotazioni opzionali - come airbag per guidatore e passeggeri, airbag laterali, segnalatori di mancato utilizzo delle cinture e dispositivo di controllo elettronico della stabilità - sono ormai standard di serie in tutte le vetture vendute in Europa» dicono ad EuroNCAP. «L’ente ha permesso a milioni di consumatori di scegliere con consapevolezza e fiducia l’automobile più sicura disponibile sul mercato» dice Van Ratingen. «Tuttavia negli ultimi anni abbiamo assistito ad un rallentamento nel ritmo di miglioramento che ci induce a non abbassare la guardia. Vogliamo fare sì che, nei prossimi 20 anni, le strade d’Europa divengano ancora più sicure: non solo per gli occupanti degli autoveicoli, ma per tutti gli utenti della strada. Già oggi sottoponiamo a test molti più aspetti della sicurezza dei veicoli di quanto non facessimo nel 1997 e siamo intenzionati a proseguire in questa direzione. Il prossimo anno sottoporremo a test i sistemi che riconoscono ed evitano l’impatto con i ciclisti e stiamo pianificando una “roadmap” particolarmente impegnativa per il quinquennio 2020-2025».
Già oggi ottenere le 5 stelle non è facile. Non si calcola più soltanto la sicurezza degli occupanti della vettura in caso di impatto (con varie prove di incidente: frontale, laterale, tamponamento...): tra i parametri che fanno il punteggio ci sono infatti la sicurezza dei bambini trasportati e dei pedoni accidentalmente investiti. Molto importanti sono infatti sistemi elettronici di assistenza alla guida, come la frenata automatica di emergenza, che aiutano ad evitare l’impatto.
Le simulazioni di incidente riproducono poi condizioni reali e misurano innanzitutto la capacità del veicolo di evitare l'impatto (spazio di frenata, stabilità). Nel caso in cui l'incidente sia inevitabile, sono registrati i danni dell'impatto sul corpo umano utilizzando speciali manichini che attraverso i vari sensori di cui sono dotati riproducono gli effetti dell'incidente, decretando così il livello di incolumità per i passeggeri, anche in base a peso e statura, simulando adulti e bambini, uomini e donne. Il punteggio ottenuto si traduce in percentuale di sicurezza e nelle conseguenti stelle per categoria.
A tutt’oggi  sono stati testati oltre 1.800 veicoli ed effettuate 630 valutazioni di sicurezza per un investimento di oltre 160 milioni di Euro. «Siamo molto fieri  del fatto che il nostro programma di test abbia portato a miglioramenti importanti nei veicoli ed abbia reso l’Europa l’area mondiale con il più basso tasso di incidenti mortali» conclude Van Ratingen. «Ma, numeri alla mano, c'è ancora molto da fare».





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