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Giugno 2017

Iperammortamento e nuova Sabatini sostengono la transizione a Industria 4.0

Di Matteo Prioschi, giornalista de Il Sole 24 Ore

Con le istruzioni operative fornite dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero dello Sviluppo economico vanno a regime gli incentivi pensati per supportare le imprese verso la quarta rivoluzione industriale.
 
Arrivano già segnali positivi per gli incentivi a sostegno dell’industria messi a punto dal Governo. Le richieste di finanziamento per la “nuova Sabatini” sono ripartite a ritmi elevati, mentre le agevolazioni del piano Industria 4.0 già fanno sentire gli effetti sulla raccolta ordini di macchinari con caratteristiche avanzate.
 
Negli anni scorsi l’agevolazione sugli investimenti chiamata “nuova Sabatini” o “Sabatini-ter” ha riscosso un forte successo, tanto che nel 2016 il relativo budget è stato esaurito prima del previsto, a settembre invece che a dicembre. Così, da quest’anno l’incentivo è stato rifinanziato con 560 milioni di euro. La nuova Sabatini consente alle imprese di beneficiare di un contributo a fondo perduto a copertura degli interessi sul finanziamento erogato dalle banche per l’acquisto, anche in leasing, di beni strumentali. L’aiuto è calcolato su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per un quinquennio. L’agevolazione è particolarmente interessante perché il tasso riconosciuto può essere superiore a quello praticato dall’istituto di credito che eroga il finanziamento. Ecco perché il report pubblicato dal Ministero dello Sviluppo economico registra un volume di richieste nei primi mesi del 2017 pari al trend dell’anno scorso: dopo una pausa a gennaio, a febbraio sono state presentate domande di contributi per 31 milioni di euro, pari a 401 milioni di finanziamenti, e a marzo i valori sono stati simili (rispettivamente 36 e 407 milioni di euro).
 
Nei prossimi mesi il flusso di richieste potrebbe aumentare, perché la nuova Sabatini può essere abbinata alla novità di quest’anno, cioè l’iperammortamento a sostegno del programma Industria 4.0, che punta a migliorare l’innovazione del sistema produttivo. In questo caso il contributo viene calcolato su un tasso di interesse del 3,575 per cento.
 
Il piano industria 4.0 vuole incentivare e accompagnare la transizione dell’industria italiana verso la quarta rivoluzione che grazie, alla gestione di informazioni e macchinari tramite reti, consentirà di aumentare la capacità di reazione del comparto produttivo, rendendolo in grado di reagire quasi in tempo reale al mutare delle condizioni di mercato. In particolare si dovrebbe ridurre il tempo di passaggio dai prototipi alla produzione in serie, i prodotti a loro volta saranno “smart” cioè con caratteristiche avanzate in grado di fornire prestazioni superiori, con la possibilità di personalizzare più facilmente i prodotti tramite produzione di piccoli lotti. Inoltre dall’integrazione dei processi e delle filiere di fornitura dovrebbe derivare una riduzione dei costi e delle materie prime.
 
Per favorire gli investimenti delle aziende in questa direzione, con la legge di bilancio 2017, oltre a confermare il superammortamento al 40%  è stato introdotto l’iperammortamento al 150%, cioè la possibilità di ammortizzare il 250% del costo di acquisto di determinate tipologie di dispositivi individuati dalle legge stessa, quali i beni strumentali controllati o gestiti tramite sensori, i sistemi per la qualità e la sostenibilità, i dispositivi per il miglioramento dell’interazione tra uomo e macchina, dell’ergonomia e della sicurezza. Nella prima categoria rientrano diverse tipologie di macchine utensili, che devono avere obbligatoriamente cinque caratteristiche: controllo numerico e/o logico; interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento delle istruzioni da remoto; integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo; interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive; rispondenza ai parametri di sicurezza, salute e igiene sul lavoro. Inoltre devono avere due di queste altre tre caratteristiche: sistemi di telemanutezione/telediagnosi/controllo da remoto; monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo; integrazione tra macchina e comportamento nel processo (sistema cyberfisico).
 
Precisazioni sui requisiti che devono caratterizzare i beni strumentali per beneficiare dell’iperammortamento sono contenute nella circolare numero 4 del 30 marzo dell’agenzia delle Entrate e, più in dettaglio per le autoattrezzature, sono state fornite dal ministero dello Sviluppo economico ad Aica. Per quanto riguarda l’integrazione con la rete di fornitura, per esempio, è stato sottolineato che non è sufficiente l’invio di un semplice avviso dal macchinario al fornitore per comunicare il prossimo esaurimento di un componente, ma è necessario il dialogo della macchina con gli altri soggetti tramite una piattaforma intelligente che gestisce ed elabora l’informazione e consente di ottimizzare gli ordini o la gestione dei clienti. Sono state escluse dall’agevolazione le linee di revisione veicoli e i sollevatori per veicoli; luce verde, invece, per i misuratori robotizzati dell’assetto ruote, gli smontagomme e le equilibratrici diagnostici, e per le cabine di verniciatura.
 
Sempre nella circolare 4 è stato precisato che per beneficiare dell’iperammortamento il bene deve essere consegnato, messo in funzione e anche interconnesso con il sistema. Se manca quest’ultimo aspetto, si fruisce del superammortamento finché non si completa l’implementazione. Questo proprio a sottolineare l’importanza dell’interazione dei nuovi macchinari con il sistema produttivo nel suo complesso, che è l’elemento caratterizzante industria 4.0.
Non è invece necessario che un software funzionale alla transizione verso la quarta rivoluzione industriale sia collegato a un bene iperammortizzabile per fruire a sua volta del superammortamento al 40 per cento. Quest’ultimo bonus è un’altra novità di quest’anno, dato che in passato i beni immateriali non erano agevolati. L’agenzia delle Entrate ha spiegato che è sufficiente che l’azienda benefici già dell’iperammortamento per applicare il superammortamento a un software non necessario al funzionamento del bene iperammortizzato con le caratteristiche richieste dalla legge. Se il software fa parte di quest’ultimo, invece, tutto l’acquisto beneficerà della maggiorazione del 150 per cento.
 
Nonostante l’interpretazione e l’applicazione della normativa possano non essere semplici (la circolare 4 è lunga ben 110 pagine), i risultati sembrano già farsi vedere, come sottolineato dallo stesso ministero dello Sviluppo Carlo Calenda. Nel primo trimestre dell’anno la raccolta di ordini di macchine utensili è cresciuta rispetto al 2016, in particolare sul mercato nazionale con un incremento a doppia cifra. Nel disegno del Governo il sostegno alle imprese verso industria 4.0 si completerà con l’attivazione, presso alcune università, dei competence center, cioè poli di eccellenza che dovranno promuovere la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico verso la realtà produttiva. Ma per l’operatività di questo ulteriore tassello probabilmente se ne riparlerà alla fine dell’anno.





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