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Aprile 2023

Dall’UE nuove misure per favorire la transizione energetica

Francesca Del Bello

Presentati a Bruxelles 16 marzo il Net Zero Industry Act e il Critical Raw Material Act che integrano il piano industriale del Green Deal. Dal mondo automotive, la risposta di CLEPA: bene le misure europee, ma serve essere all’altezza della concorrenza internazionale.
Il Green Deal europeo, l’ampio pacchetto di iniziative strategiche adottate dall’Unione Europea con l’obiettivo finale di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, è stato recentemente integrato con uno specifico piano industriale. Quest’ultimo è stato presentato dalla Commissione Europea lo scorso 1 febbraio per rafforzare la competitività dell’industria europea a zero emissioni nette e sostenere una transizione rapida verso la neutralità climatica. Un piano industriale che pone le proprie basi su quattro pilastri fondamentali:
  • Costituire un contesto normativo rapido, semplificato e prevedibile che garantisca la disponibilità di adeguate quantità di materie prime, permettendo agli utenti finali di beneficiare delle energie rinnovabili a basso costo.
  • Garantire un accesso più rapido ai finanziamenti per la produzione di tecnologie pulite in Europa.
  • Migliorare le competenze dei lavoratori del settore, con la proposta (fra le altre) di istituire apposite Accademie dell’industria a zero emissioni nette.
  • Favorire un commercio aperto ed equo, continuando a sviluppare una rete di accordi di libero scambio.
Nell’ambito di questo piano industriale, il 16 marzo scorso viene compiuto un ulteriore passo avanti. Anzi, due. La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha infatti annunciato altri due pacchetti che integrano il piano industriale del Green Deal, creano un contesto legislativo favorevole per il raggiungimento degli obiettivi fissati: l’adozione di una normativa sull’industria a zero emissioni nette e una sulle materie prime critiche.

La normativa sull’industria a zero emissioni nette permetterà di fatto di aumentare la produzione di tecnologie pulite all’interno dell’Unione Europea, migliorando le condizioni per avviare progetti net zero in Europa e attirando investimenti. “Abbiamo bisogno di un contesto normativo che ci consenta di accelerare la transizione verso l'energia pulita. La normativa sull'industria a zero emissioni nette ha proprio questo obiettivo”, ha spiegato la Presidente von der Leyen; “[l]a domanda è in crescita in Europa e nel mondo e interveniamo ora per poter conciliare meglio questa domanda con l'offerta europea." La capacità di produzione strategica di tecnologie a zero emissioni all’interno dell’UE dovrà raggiungere, entro il 2030, quota 40%.

Accanto al pacchetto net-zero industry, sempre il 16 marzo è stato introdotto anche un pacchetto di azioni volte a garantire l’accesso dei Paesi dell’UE ad un approvvigionamento sicuro, diversificato, economicamente accessibile e sostenibile alle materie prime critiche – materiali di importanza strategica nel processo di transizione ecologica e progressiva digitalizzazione, caratterizzate ad un alto rischio in termini di fornitura. Come è noto, la quasi totalità dell’approvvigionamento di materie prime critiche in UE dipende oggi da singoli Paesi che ne detengono un controllo quasi monopolistico. "Le materie prime sono essenziali per la produzione di tecnologie fondamentali per la nostra duplice transizione, come la produzione di energia eolica, lo stoccaggio dell'idrogeno o le batterie”, commenta ancora von der Leyen. “Noi stiamo rafforzando la nostra cooperazione con i partner commerciali globali in modo da ridurre la dipendenza dell'UE da un unico paese o da pochi paesi. È nel nostro interesse reciproco aumentare la produzione in modo sostenibile e nel contempo garantire il più alto livello di diversificazione delle catene di approvvigionamento per le imprese europee", conclude la Presidente della Commissione.

Dal mondo automotive, la reazione arriva subito da CLEPA, l’Associazione Europea che riunisce i fornitori di componenti, che accoglie positivamente le ultime misure adottate dall’UE, ma suggerisce al contempo quattro ulteriori principi per assicurare una transizione competitiva. In primo luogo, secondo l’Associazione le misure adottate dall’UE dovranno essere in grado di soddisfare la competitività internazionale in termini di dimensioni e di tempo, per impedire che gli investimenti possano essere reindirizzati. In secondo luogo, si legge nel comunicato di CLEPA, una strategia industriale olistica e di lungo periodo deve garantire di accelerare le procedure e il supporto economico verso una transizione in termini di produzione e di mobilità verde e intelligente; inoltre, l’auspicio di CLEPA è quello di avere accesso a personale altamente qualificato e, al contempo, di rinforzare i programmi di investimenti esistenti in termini di ricerca e innovazione. L’ultimo passaggio evidenziato da CLEPA fa riferimento ad una riduzione degli oneri normativi, in una prospettiva tecnologica aperta e fortemente orientata al mercato.





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