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Gennaio 2024

Tesla vs il grande freddo di Chicago 0 a 1, palla al centro

Enrica Lazzarini

Le temperature estreme lasciano in panne le auto elettriche
 
Nel cuore di Chicago decine di Tesla sono rimaste abbandonate per le strade durante il freddo intenso che questi giorni sta attanagliando il Midwest, portando in alcuni casi le temperature fino a -30 gradi centigradi. La causa? La difficoltà di ricarica delle batterie per colpa del freddo estremo. I proprietari hanno infatti dovuto lasciare le loro auto perché le stazioni di ricarica o erano fuori uso o facevano fatica a dare il pieno di energia alle macchine elettriche. La ricarica di una Tesla – come riportato da CBS News - dovrebbe richiedere circa 45 minuti, ma gli automobilisti fermi in coda alle colonnine hanno dovuto attendere anche due ore per completare il ciclo di ricarica.

All'emittente statunitense Fox News, Mark Bilek della Chicago Automobile Trade Association ha spiegato che il freddo può influire sulla capacità dei veicoli elettrici di caricarsi correttamente: "Non è plug and go. È necessario precondizionare la batteria, il che significa che è necessario portarla alla temperatura ottimale per accettare una ricarica rapida”. Sul sito della casa automobilistica di Elon Musk si precisa che con basse temperature è necessaria più energia per riscaldare il veicolo e quindi è normale che aumenti il consumo. Tesla ha quindi consigliato di mantenere il livello di carica sopra al 20% e utilizzare la funzione "partenza programmata" in modo che il veicolo possa gestire da sé la ricarica. 
La stagione fredda consuma una maggiore quantità di energia della batteria perché è necessaria per riscaldare l'auto e alimentare il motore. Le Tesla dominano il mercato statunitense delle auto elettriche, con l’azienda di Elon Musk che rappresenta il 55% degli 1,2 milioni venduti lo scorso anno. In tutto, ci sono più di tre milioni di veicoli elettrici sulle strade americane e 135.000 stazioni di ricarica pubbliche in tutto il Paese. E l’amministrazione di Joe Biden vorrebbe che la metà di tutti i nuovi veicoli siano elettrici entro il 2030.

La vicenda solleva la questione non solo per i produttori di autoveicoli elettrici in situazioni climatiche estreme, ma anche per i proprietari delle stesse: ci vuole infatti un po' di accortezza sulla pianificazione dei viaggi e sul monitoraggio del livello della batteria, nonché su come trattare correttamente le colonnine, evitando di lasciare a terra sul ghiaccio o sulla neve i cavi a fine ricarica. In più sarebbe buona norma per i gestori delle infrastrutture trovare il modo di proteggere le colonnine dalle intemperie quando il clima si fa troppo rigido.

Questa situazione sottolinea quindi l'importanza di affrontare le sfide legate alle temperature estreme nell'evoluzione dell'industria automobilistica elettrica. La ricerca di soluzioni per garantire che le auto elettriche funzionino in qualsiasi condizione climatica è fondamentale.





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