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Settembre 2019

Adas, grande fervore di lavori a Bruxelles

Massimo Brunamonti

La Ue accelera sul tema dell'installazione in “retrofit" e  sulla revisioni dei sistemi adattivi
Che gli Adas e la relativa strumentazione di verifica e calibrazione sia oggi la domanda di punta per quanto riguarda le attrezzature di autoriparazione l’ha dimostrato con chiarezza Autopromotec 2019 dove si è assistito a un proliferare di soluzioni da parte dei maggiori costruttori del settore. Di strumentazione per la calibrazione di camere e sensori se ne vedeva già da alcuni anni, ma fino a oggi veniva considerata attrezzatura specialistica. Oggi non è più così: l’intera autoriparazione, cosciente della dimensione del problema, vuole aggiornarsi per accedere a un business, quello legato agli Adas, che sembra essere quello a maggiore sviluppo nel settore. E degli Adas si parla a tutti i livelli sia professionali che politici. Nei mesi scorsi a Bruxelles si sono tenute due riunioni che, espressamente o consequenzialmente, hanno fatto degli Adas uno dei temi centrali.

La prima di queste riunioni, organizzata sotto l’egida della Commissione Trasporti, ha avuto come tema il “retrofitting”, cioè installazione post vendita degli Adas su veicoli non equipaggiati all’origine. Potrà sembrare singolare l’occuparsi di ciò adesso che ancora una minoranza dei veicoli circolanti è dotata dei sistemi di assistenza alla guida; per la Commissione invece, il problema è attuale: con il Regolamento sulla Sicurezza dei veicoli in fase di revisione complessiva, gli Adas sono il migliore valore aggiunto per perseguire gli obiettivi di sostanziale riduzione di incidenti e mortalità sulla strada. E alcuni risultati ci sono già: il mercato segnala già una pronunciata tendenza alla riduzione di interventi sui paraurti grazie ai sistemi di parcheggio assistito. L’introduzione dei retrofit Adas nel mercato in realtà è già iniziata e per alcuni di essi si assiste già a una crescita marcata. Ma la conclusione per noi più interessante della riunione è stato il sottolineare il ruolo della post-vendita per la sicurezza stradale. Perché i retrofit funzionino bene è necessario che i costruttori di auto forniscano le necessarie informazioni per l’interfacciamento e che la manutenzione e riparazione dei retrofit segua gli stessi standard del primo equipaggiamento. Il tema degli Adas si è costantemente presentato anche nel corso di un’altra riunione organizzata dal Comitato per le revisioni (RDC Committee) della Commissione Europea. Il tema generale erano gli sviluppi futuri nelle revisioni in vista della prossima edizione della Direttiva Generale sulla sicurezza stradale prevista per la fine del 2019. Molti sono stati gli argomenti della riunione, ma su tutti è spiccato l’argomento Adas come elemento cardine della sicurezza e di conseguenza come inevitabile futuro oggetto di revisione.

Senza entrare in dettagli tecnici, si è chiaramente affermato che test adatti allo scopo sono ipotizzabili già adesso utilizzando la porta Obd e altra strumentazione di misura. Egea, presente alla riunione, ha sottolineato che la strumentazione necessaria per tali test potrebbe anche essere molto economica qualora si riuscisse a standardizzare il più possibile dati e protocolli. E di Adas si sta intensamente occupando anche Egea che ha istituito un gruppo di lavoro, denominato WG2-ADAS, dedicato appunto alla post-vendita. In vista della prevista graduale obbligatorietà degli Adas sui veicoli, la possibilità e la capacità per gli autoriparatori di dotarsi e qualificarsi rappresentano un’opportunità di business imperdibile. Il WG2-ADAS ha individuato alcuni temi prioritari sui quali lavorare: dati e parametri di calibrazione accessibili per legge; sistemi di accesso certificati e tracciabili tipo il SERMI; percorsi di istruzione professionale; procedure di lavoro e infine strumentazione conforme a un livello minimo di qualità. Il WG2-ADAS sta operando in due direzioni: una le procedure di calibrazione e manutenzione degli Adas, l’altra uno standard per la strumentazione adeguato sia per la revisione che per la riparazione e manutenzione, in modo tale da rispondere allo stesso tempo all’esigenza del mercato e ai necessari requisiti di sicurezza che sempre più preoccupano il cittadino quando si parla di guida assistita.



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