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Settembre 2022

Auto elettriche, oltre 300 nuove miniere per la produzione di batterie

Simonluca Pini, Contributing Editor Sole 24 Ore

La crescente domanda di batterie per le auto elettriche richiederà 300 nuove miniere  
La transizione energetica del mondo dell’auto non cambierà solamente il panorama circolante. Oltre allo stop alle vendite in Europa dal 2035 di veicoli a combustione interna, i costruttori automobilistici dovranno rivedere le proprie catene di fornitura. Uno degli aspetti più complessi sarà legato alla produzione di batterie, pronta a crescere in maniera esponenziale nei prossimi anni. Oltre agli investimenti miliardari per la realizzazione di Gigafactory, ovvero dove verranno assemblati gli accumulatori, molti interrogativi ruotano attorno al reperimento dei componenti necessari per la costruzione delle batterie. Uno dei principali quesiti è legato alla disponibilità di materie prime, pronte a diventare un componente chiave per la produzione di veicoli privi di motori a pistoni. La domanda se l’attuale offerta di materie prime è sufficiente a sostenere le richieste del settore automobilistico è sui tavoli di ogni carmaker. La risposta? Secondo lo studio condotto dalla società Benchmark Mineral Intelligence, la risposta è decisamente negativa. Serviranno almeno 384 nuove miniere di grafite, litio, nichel e cobalto per soddisfare la domanda entro il 2035, sulla base delle dimensioni medie delle miniere in ciascun settore. Tenendo conto del riciclaggio delle materie prime, il numero scende a circa 336 miniere. Come sottolineato da Benchmark, la domanda di batterie agli ioni di litio è destinata a crescere di sei volte entro il 2032. Tuttavia, le forniture di litio, grafite, nichel e cobalto dovranno tenere il passo con la domanda, soprattutto dopo il 2030. Sebbene il riciclaggio delle materie prime avrà l'impatto maggiore sulla futura fornitura di cobalto, secondo Benchmark. Non avrà grandi impatti su altri materiali come la grafite.  
 
Quanto grafite servirà? 
Per soddisfare la domanda di materiali anodici, sarà necessario costruire circa 97 miniere di grafite lamellare naturale, ipotizzando una dimensione media di 56.000 tonnellate all'anno e nessun contributo dal riciclaggio. La grafite naturale viene normalmente miscelata con la grafite sintetica negli anodi delle batterie agli ioni di litio. Attualmente ci sono oltre 70 miniere che operano a livello globale e la maggior parte si trova in Cina e Africa. L'attuale riciclaggio delle batterie agli ioni di litio si è concentrato sul recupero dei materiali del catodo della batteria anziché dell'anodo, ma i progetti di riciclaggio iniziano a focalizzarsi anche sul recupero dei materiali dell'anodo. Il riciclaggio e il recupero della grafite sono necessari per ridurre la dipendenza dai materiali estratti. Per la grafite sintetica, secondo Benchmark, entro il 2035 dovranno essere costruiti 54 impianti con una dimensione media di 57.000 tonnellate, Se la quantità di silicio aggiunta all'anodo della batteria aumenta più di quanto si aspetta Benchmark, il numero di nuove miniere di grafite necessarie sarebbe inferiore.  
 
59 nuove miniere di Litio
Quanto litio servirà nei prossimi anni per alimentare milioni di auto elettriche? Secondo Benchmark, per soddisfare il fabbisogno mondiale di litio, sarebbero necessarie 74 nuove miniere di litio con una dimensione media di 45.000 tonnellate entro il 2035. Compresi i volumi previsti dal litio riciclato si scende a 59 miniere. L'Australia è destinata a rimanere il produttore dominante di litio in questo decennio. Attualmente ci sono oltre 13 miniere di litio che producono roccia di Spodumene contenente litio, oltre il 75% delle quali viene raffinato in Cina.  
 
Nichel e Cobalto  
Secondo Benchmark, saranno necessari altri 72 progetti minerari con una dimensione media di 42.500 tonnellate per soddisfare la domanda di batterie per il nichel raffinato. Il riciclaggio, tuttavia, è destinato ad avere il maggiore impatto sull'estrazione del cobalto. Senza il riciclaggio, si dovrebbero costruire 62 siti di estrazione di cobalto da 5.000 tonnellate ciascuno entro la fine del 2035. Con i volumi riciclati previsti, tuttavia, quel numero scende di quasi la metà a 38. 





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